gela

La città dalle ricche messi

Ghelas

Colonia greca di Sicilia, Ghelas prese il nome dal fiume omonimo, che scorre ancora oggi ai piedi della collina su cui sorse la polis. Il fiume veniva rappresentato attraverso l’immagine di un toro con il volto di uomo, il dio Ghelos, raffigurato nella monetazione della città.

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Gela fu fondata da coloni greci in Sicilia nel 688 a.C., tuttavia sono state ritrovate tracce di una presenza stabile nel sito già dall’VIII sec a.C. La città prese il nome dal fiume alla cui foce si erano insediati i coloni.
I primi edifici sacri della città erano realizzati con pietre e ciottoli di fiume. Nel VI sec a.C. si ebbe la costruzione del muro di cinta e la realizzazione dell’assetto urbanistico con pianta regolare. Fu così tracciata la plateia con asse est-ovest e le stenopoi. Sorsero nuovi edifici sacri e venne eretto il tempio B, con 6 colonne sulla fronte e 12 sui lati lunghi.
Nel 580 a.C., coloni di Gela fondarono Akragas, l’odierna Agrigento, ed altre città siciliane.
Nel V sec a.C., nel settore meridionale ad est del tempio arcaico, sorse un tempio dorico dedicato ad Atena,per celebrare la vittoria greca sui Cartaginesi nella battaglia di Himera del 480 a.C., dell’edificio resta poco:solo tracce del basamento ed una colonna;infine, il tempio dedicato forse a Zeus, nella parte occidentale dell’acropoli.
Dopo la distruzione operata dai Cartaginesi nel 405 a.C., Gela venne ricostruita, per opera di Timoleonte, a cui si deve la poderosa cinta di mura, ed altri edificifurono realizzatisull’acropoli, tra questi un tempio dedicato al culto di Demetra.

Nella seconda metà del IV sec a.C. la città ebbe un momento di rinascita, ma venne nuovamente devastata dai Cartaginesinel 311 a.C.: l’abbandono definitivo della zona avvenne nel 282 a.C. a seguito della distruzione della città operata dal tiranno di Agrigento,Finzia.
Oltre ai santuari dell’acropoli, vi erano complessi sacri al di fuori delle mura: uno di questiera un santuario delle divinità ctonie.
A sud dell’acropoli, nella zona chiamata Bosco Littorio,in prossimità della foce del fiume Gela, sono stati rinvenuti i resti di un emporio: in questo luogo probabilmente sorgeva il porto della città.
Le necropoli si estendevano fuori le mura, ad est del fiume e ad ovest dell’acropoli: furono scavate da Paolo Orsi e comprendevano varie tipologie di sepolture.
Dopo la distruzione della città, ebbe inizio l’occupazione della Sicilia da parte dell’esercito romano, guidato dal console Marcello. Sappiamo da Cicerone che a Gela, dopo la distruzione, fu stabilita una colonia romana.
Nel 1233, l’imperatore Federico II di Svevia fece ricostruire la città chiamandola Terranova e circondandola daun’ampia cerchia muraria.
A Gela nacque il grande matematico Euclide, e vi morì in esilio il grande poeta tragico Eschilo:pare che il suo teatro, non ancora ritrovato, fu scelto da lui stesso per la rappresentazione di alcune sue opere.

 

 

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